Stilisti emergenti italiani: lo streetwear del futuro abita qui

stilisti emergenti italiani

Frontiere metropolitane contemporanee: nuovi orizzonti, nuove idee really fresh. La parola a 3 stilisti emergenti italiani che si fanno strada nel panorama dello streetwear.

Abbiamo mostrato come la moda si mescola con l’illustrazione raccontando i foulard d’autore di artisti italiani.

Ora è tempo di street style. What a keyword today! Fashion street, cultura giovanile e centri urbani. Iniziò così la storia della moda di strada, nel XX secolo, all’insegna della sovversione degli schemi e dello stile personale, del personalizzare e rendere unico. Un concetto alle fondamenta della moda, che diventa moda, in una reciproca contaminazione.

La società moderna sforna ogni giorno un’enorme varietà di stili, tendenze, concetti nuovi e must have per ogni stagione. I significati che tutto questo veicola sono molteplici: convivenza, interazione culturale, multiculturalismo, comunicazione ed evoluzione. Street style oggi è anche questo, far emergere attraverso il look, il proprio carattere, il proprio stile, il proprio messaggio; l’abito con la moda di strada, diventa un vero simbolo di comunicazione.

Diciamolo, siamo tutti un po’ street style, oggi. E’ un po’ come essere cosmopoliti e cittadini del mondo, calcando un mondo in continuo fermento. Prendiamo spunto da ciò che ci circonda e vediamo intorno a noi, da ciò che ci ispira, e uno stile che si distingua vale molto, moltissimo, nella cornice di un’omologazione di massa piuttosto pressante.

Come vogliamo essere oggi? Muoviamoci velocemente in attualissimi contesti metropolitani e liberi di formulare nuove combinazioni di stile e nuove definizioni, ri-assemblando anche gusti già noti con nuovi incastri come un dna futuristico da costruire. Eccoli, 3 nomi, 3 stilisti emergenti che disegnano la moda del futuro.

Stilisti emergenti italiani: Federica Rabito

From Trainspotting with love. Avete mai pensato che il nuovo dandy contemporaneo potrebbe aprirci questo scenario ed essere inseguito dalle guardie dei grandi magazzini? Ebbene si! Questa l’estrema e coraggiosa proposta di Federica Rabito ad Altaroma: un nuovo dandy contemporaneo permeato di street style e un po’ underground. Illusioni ottiche per stampe e fantasie digitali realizzate con tecnica di stampa 3D, tessuti tecnici, grandi zip fosforescenti e legacci, cinture di sicurezza, alternando le linee sottili e più di dimensionamento. Un uomo dotato di molteplici accessori, completati da fibbie in metallo e moschettoni extralarge. Come armature per affrontare la moderna quotidianità in panni flessibili che evocano un lontano ancora da venire.

stilisti emergenti federica rabito

Fonte di ispirazione e attenzioni sono temi fortemente urbani, al di la della dipendenza da droghe, l’esplorazione della povertà e lo squallore in città culturalmente ricche. L’impatto visivo è forte e ipnotico, distorto, restituisce lo stato d’animo del cattivo ragazzo, cresciuto nella periferia, ai margini della società e proiettato in una nuova dimensione, pronto a diventare arte.

stilisti emergenti federica rabito

Un occhio sensibile e incredibilmente realistico. Scally Boy il nome della collezione, viaggia veloce nell’universo maschile, delineando nuove ottiche di fascino. Così debutta Federica con la sua prima capsule collection menswear il 30 gennaio 2016. Il suo carattere attivo e forte la conduce a vivere la moda come una continua investigazione dello stile di vita delle nuove generazioni, sempre verso il futuro.

Più di tutto mi ricordo il futuro”, direbbe Salvator Dalì.

Stilisti emergenti italiani: Martina Scattarella

Nipponic trip. Dal quartiere Harajuku di Tokyo, le ragazze fenomeno si diffondono in Giappone dal 1997, fino a creare una tendenza intercontinentale. Ecco perché fenomeno. Un caso nascente di street style, di cui Martina Scattarella ha fatto quasi una filosofia. Quest’occhio saetta dal sol levante alle periferie cittadine. Le collezione donna Harajuku Riot, evoca la rottura di barriere e di standard omologatori. In modo originale.

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Le sue ragazze comunicano le loro emozioni contro la monotonia e l’ingiustizia del sistema. Rivisitazioni di opere street art di maestri del calligraffitismo, proposti come stampe. Absolutely japanese!

Linee ampie, di un minimalismo estetico e futuristico, accessori pratici . Toni tendenzialmente scuri, dal nero, al grigio, su fondi bianchi e qualche sprazzo di giallo. Davvero poco usuale il classico spigato impiegato come tessuto all’avanguardia e rivisitato in forme essenziali ma comode. This is Riot, la fashion collection menswear presentata ad Altaroma.

stilisti emergenti martina scattarella

Martina nasce a Roma, dopo studi superiori di moda si iscrive all’Accademia di Costume e Moda, sempre a Roma. Selezionata nel 2015 per partecipare all’Academy’s Talent 2016 show, con un’importante giuria. Partecipa alla sfilata di moda Altaroma (Fashion Week Roma) nel gennaio 2016. Appassionata di streetwear, cui ha dedicato tutto il suo tempo e creatività per rendere insolito, che è una caratteristica distintiva del suo lavoro. Si distingue per una rara competenza in artigianato e una naturale attitudine per la stampa e la spiccata sensibilità per i colori. Accostamenti e trame, come si nota dalla collezione, sono molto personali, così come le sfumature della streetart che la designer ha deciso di approfondire.

Stilisti emergenti italiani: Claudia Imperatore

La terza tappa del nostro streetwear tour, sempre assolutamente made in Italy, raggiunge Claudia Imperatore. Classe 1990, napoletana. Si laurea in fashion design all’Accademia di Belle Arti.

Il suo concetto di moda parte da suggestioni estetiche contemporanee, che vogliono colpire ed emozionare, senza tralasciare funzionalità e attenzione ad una moda etica. Il risultato è: versatilità, espressione di ciò che nei codici dell’abbigliamento è senza tempo.

stilisti emergenti claudia imperatore

La collezione : Void. Vuoto. Questo il nome evocativo. In fisica, come spiega Claudia, il vuoto è l’assenza di materia in un volume di spazio. Ma questo volume, nella sua visione, deve essere osservato e considerato come “presenza” piuttosto che assenza. Il nostro spazio quindi, ciò che indossiamo, è versatile, fluido, può diventare una cosa o un’altra, in base a ciò che cerchiamo. E gli abiti del futuro devono esaudire questo nostro dictat interiore.

stilisti emergenti claudia imperatore

Le sue creazioni in tessuti naturali, ricordano tuniche abiti morbidi orientali, cappotti destrutturati, dotati di funzionalissimi e colorati tasconi, coulisse modellabili che modificano le forme e i volumi. Il corpo in queste linee comodamente, si perde, sembra di intravedere guerrieri urbani fitness chic che praticano arti marziali. Maschile, femminile, non importa. Tutti i generi in un unico flusso. Il senso dello spazio, pieni e vuoti, volumi e corpo, vengo costruiti e decostruiti, in modo da creare un’estetica giocosa, un po’ infantile e multisensoriale. Dove ciò che conta di più è il concetto. Il pensiero.

…”Streetwear is all around”

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