Oggi ho deciso di mostrare il “brutto” che si nasconde nelle nostre città attraverso gli scatti del fotografo Maurizio De Siena. Turn Around è il nome del reportage.
Paesaggi rasi al suolo per mano nostra. Discariche a cielo aperto, rifiuti di ogni genere. L’altro volto dell’Italia, quello di chi purtroppo non fa nulla per ribellarsi, o di chi si copre gli occhi, dando la colpa allo Stato. Ma chi è lo Stato?
Lo Stato siamo Noi, che ogni giorno siamo troppo presi dal lavoro, dallo stress, dai selfie, e ci dimentichiamo che i nostri figli stanno crescendo in un mondo nocivo. Fumi, veleni, gas; l’invisibile diventa visibile solo quando un nostro caro si ammala di quella malattia che nessuno osa pronunciare: il cancro.
Scappare? Protestare? Restare? Mentre ponderiamo la scelta più saggia, il tempo passa, e tutto resta uguale, anzi peggiora.
Questa non vuole essere una predica, né una paternale, ma una riflessione sincera, che ho deciso di condividere e di ripetere a me stessa, convincendomi che nel mio piccolo, posso fare qualcosa per cambiare. Lo spero.
Allora forse, una di queste foto, potrà stimolare al cambiamento, o per lo meno indignare. Non lo so. So solo che campi, terreni, montagne, natura, continuano a bruciare senza sosta, ora.
Maurizio De Siena, il fotografo
Nasce nel 1983 a San Giorgio a Cremano (Napoli). Studia all’Istituto d’Arte e si specializza in grafica pubblicitaria e fotografia. Appassionato di musica, pittura, design. Dopo il diploma, si getta a capofitto nel lavoro, ne fa di svariati e diversi, fino a che non ritorna al suo primo amore: la fotografia.
Ha fondato un’agenzia creativa insieme al fratello Luca, DeSienaLab. Le conoscenze tecniche tradizionali della grafica e della fotografia, si fondono con innovazione, freschezza e contemporaneità.
Il foto-reportage Turn Around è stato scattato a Ponticelli, quartiere di Napoli.