Brooke DiDonato e i suoi scatti fuori dall’ordinario

La fotografia così come un dipinto, esprime e rivela stati d’animo, situazioni, emozioni. Talvolta spontanea, altre volte la scena è costruita ad hoc con l’intento di dire qualcosa. Qualche tempo fa, ti ho mostrato qui gli scatti di Carolina Mizrahi e il suo desiderio di esteriorizzare attraverso il colore gli stereotipi della società moderna attuale. Oggi, protagonista della nostra storia, è la fotografa americana Brooke DiDonato.

brooke didonato

Brooke DiDonato, lo stile

Ritratti imperfetti, volti comuni, la regola della bellezza diventa oggettiva e personale. Attraverso i suoi scatti, Brooke DiDonato racconta l’inconscio, i sogni, ma anche la realtà, che a volte può risultare distorta e bizzarra. Nata nel 1990 e cresciuta in Ohio, attualmente vive e lavora a New York City. Nel 2012 si laurea in foto giornalismo alla Kent State University.

Situazioni oniriche, si mescolano a scene reali, dando vita ad immagini paradossali. Nei suoi lavori, i soggetti sono spesso, in uno stato dormiente, quasi paralizzati e abbandonati dalla situazione circostante. Parte attiva e inattiva di una scena fuori dall’ordinario. Così la follia incontra la normalità, la calma apparente sfocia in un grido di rivoluzione. Serenità e inquietudine, facce della stessa medaglia.

La serie Portrait rappresenta l’essere umano in tutte le sue sfaccettature. Ogni scatto diventa spunto di un emozione decisa. Ogni singolo volto esprime pienamente uno stato d’animo: mistero, paura, rassegnazione, tranquillità, pacatezza.

brooke didonato

Nella serie In bloom: tutto fiorisce. Dal water, al telefono, il pc e il tubo di scappamento dell’auto. La vita negli oggetti quotidiani, effimeri, ma a volte indispensabili e quasi necessari.

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Nella serie Quiet Places, il soggetto diventa tutt’uno con la natura. È il bosco che si impossessa dell’uomo. Così piccolo, in mezzo a così tanta magnificenza.

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Brooke nelle sue fotografie rappresenta la psiche umana, che grazie alla sua creatività di composizione, mette in scena sotto forma di immagini pseudo-quotidiane. I suoi scatti catturano lo spettatore, lasciandolo immobile a riflettere e a trarne il proprio significato. Potrei definirla quasi una “psico terapia visiva”, che spinge colui che osserva a guardarsi dentro e analizzare le proprie emozioni.

Per ammirare tutte le creazioni di Brooke, qui il sito web ufficiale.

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