Gli occhi tristi di Rachele. Il romanzo di esordio di Stefania Carpentieri

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Con tanto piacere, oggi voglio presentare il romanzo di esordio di una collega che stimo moltissimo. Lei si chiama Stefania Carpentieri e il suo libro è assolutamente imperdibile.

Stefania Carpentieri. L’autrice

Stravolgiamo i canoni. Parto dall’autrice per arrivare al romanzo.

Stefania è talentuosa, appassionata e ha realizzato un sogno: il suo primo libro. Attenta osservatrice, conoscitrice del mondo della moda e con tanti progetti per la testa. Non ama parlare di sé, preferisce piuttosto esprimersi attraverso ciò che scrive.

Pugliese. Classe 1985. Si laurea all’Università del Salento, scrive per diverse testate di moda ed è una delle autrici della Vogue Encycle di Vogue. Cura le biografie di personaggi che hanno fatto la storia del cinema e della moda. Collabora con Milano Post e co-fonda il blog Nouvelle Factory cui racconta il nuovo Made in Italy con sagacia e determinazione.

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Il romanzo di Stefania Carpentieri

Gli occhi tristi di Rachele sancisce l’esordio di Stefania Carpentieri nel panorama letterario italiano. La copertina è un’illustrazione della bravissima Alessandra Pulixi aka La Fille Bertha.

La storia di una donna, Rachele. Come sfondo socio-culturale un Salento del 1958, società patriarcale. Una realtà in cui le donne erano assoggettate dal “potere” dei maschi, sottomesse e senza alcuna speranza di fuga.

Rachele è sola, affetti mancati, un rapporto pessimo con i genitori, un evento che segnerà la sua esistenza.

“Amatevi perché voi siete le persone più importanti della vostra vita”. Dice Rachele

I compaesani nutrono la speranza che il rituale della Taranta possa mettere fine alla sue sofferenze. Ma Rachele ha già scritto l’epilogo della sua vita. Gli occhi tristi e le sue lacrime hanno il sapore amaro di una vita giunta al termine molto presto. E neanche la vicinanza di Antonio riuscirà a farla desistere dall’affacciarsi sullo strapiombo…

Un libro struggente, pregno di emozioni forti, dure. Parole che ti trafiggono l’anima. Un racconto veritiero che sembra parlare di un tempo così lontano, invece era solo 1950. Fin troppo vicino. Una Puglia affascinante ma anche “distruttiva” fatta di misteri, riti e miseria sociale.

Per sapere come va a finire, ovviamente dovete acquistare il romanzo. Qui potete scoprire dove  😉

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