Living objects . Il nostro sarà il secolo dell’arte viva e del design innovativo. Tutto ciò, grazie alle tecnologie all’avanguardia. Oggetti animati e viventi, che esprimono emozioni in movimento.
Design Innovativo. Giuseppe Bessero Belti: Experimenta
Arte pura e comunicazione della stessa. Arte come vita quotidiana nobilitata da tutta la poesia che può esistere in una natura che non contempliamo più, né cogliamo affacciandoci da un’ urbanissima finestra. E tutta la forza espressiva e l’intensità della letteratura, che lasciamo chiusa nei libri che leggiamo sempre meno, dimenticando che è parte integrante e ispirazione per la vita vera. In questa vita sempre più virtuale, parliamo dunque di oggetti veri. Oggetti che hanno una caratterizzazione definita quanto una personalità, sono densi di significato, pronti per essere colti e compresi.
La metafora del fiore ben si sposa con le nostre tematiche, diventa una vera e propria keyword nel mondo dell’artista che conosceremo, poiché è parte integrante del suo pensiero e delle sue opere.
Giuseppe Bessero Belti. Prima ci stupisce con la sua collezione di vasi Experimenta trasformando le storiche lampade a petrolio del ‘700/’800 in veri e propri oggetti di design. Vetri contemporanei dove l’antica fiamma è stata sostituita dal colore e la delicatezza dei fiori. Un uomo del passato e del presente, per nulla nostalgico, ma determinato a dare una seconda vita a piccoli pezzi di storia. Bando alla psicopatologia degli oggetti del nostro quotidiano.
Creativo e sorprendente, Giuseppe. Italiano, vive e lavora ad Amburgo. Laureato in Industrial Design al Politecnico di Milano nel 2005, si cimenta in diversi campi, dal design di lusso ai dispositivi elettronici sia in Italia che in Inghilterra. Si trasferisce a Parigi e collabora a differenti progetti di arte e design, finché non sviluppa il suo lavoro personale, le sue creazioni. Il suo concetto fondamentale riguarda la relazione tra design, natura e nuove tecnologie. Nuovi parametri di una nuova opera in versi dell’arte contemporanea, e del design.
Design Innovativo. Giuseppe Bessero Belti: Geometrica
Il suo ultimo progetto, che interroga le questioni fondamentali del suo lavoro, e ne trae completa ispirazione, si chiama Geometrica. Un’installazione che mantiene gli elementi fondamentali dell’opera di Giuseppe Bessero Belti. Il vaso, e il fiore, cioè, la pianta.
Un vaso nero, dentro una struttura di alluminio a forma di parallelogramma. Potremmo dire anche romboidale, in ogni caso, geometrica. Un taglio davanti, rivela all’interno un unico fiore, il cuore dell’oggetto. Un oggetto di natura. Toccando con delicatezza la superficie dell’oggetto, possiamo sentire come dei piccoli battiti, pulsazioni del cuore, che gli donano un carattere vivo, pulsante, appunto. Il ritmo aumenta o diminuisce in funzione della quantità d’acqua assimilata dal dispositivo elettrico racchiuso nel fiore, che misura la quantità d’acqua e trasforma le informazioni in pulsazioni.
Un connubio di componenti elettroniche e naturali, un vero specchio di ciò che contengono le nostre vite, di cosa siamo oggi. La funzione autentica di questa fusione è animare un dialogo tra uomo e natura che spesso si sperde.
“Toccatemi. Osservatemi. Ivi mi comprenderete.” Sembra sussurrare l’orchidea .
In tal modo quest’oggetto vivo interagisce con l’ambiente circostante e le persone. Contenitore e contenuto sono amalgamati insieme, formano un piccolo pianeta. Un piccolo ecosistema dal design innovativo che consiste di fiore, circuiti elettrici e struttura metallica.
Geometrica si compone dunque di una struttura esterna metallica in alluminio, la parte interna in bultex, ricoperto in tessuto. Giuseppe decide di utilizzare questo materiale, solitamente impiegato nei prodotti per riposo, come materassi. Leggero, flessibile ed elastico, composto da una miscela di sostanze che utilizzano l’acqua come componente principale. Una perfetta armonia con la natura dell’oggetto. All’interno, il fiore è collegato ad un circuito elettrico con un sensore che legge l’ammontare d’acqua assorbito, che si attiva appena tocchiamo la pianta.
La fase concettuale si è conclusa con la creazione di un modello in scala e un modello del circuito elettrico per testarne la funzionalità. Dopodiché la realizzazione del prototipo parte assegnata ad un atelier parigino.
Il risultato, di grandissimo interesse, affascina per il suo background di ricerche e riflessioni così profondamente radicate nel nostro vivere.
“Ho compreso che la tecnologia ha assunto una serie di significati a più livelli nella nostra società, ma non senza aver trovato una sua collocazione legata al lifestyle. La tecnologia sta caratterizzando fortemente la nostra generazione”.
Queste opere sono inavvertitamente uno spaccato antropologico e sociale. Il messaggio che veicolano, più che far definire e scaturire il concetto di tecnologia come alienante, invitano piuttosto a ritrovare la vera essenza dell’umanità, attraverso la tecnologia che si sceglie. Questo fa la differenza.
Questo design ci racconta qualcosa in più sulla nostra natura. Su un ambiente che cambia, che possiamo definire noi, con passione e creatività. Rivoluzionando il nostro design interiore e dando voce a concetti vecchi come il mondo, attraverso elementi nuovi. Proprio come ha fatto Giuseppe.