Il suo pseudonimo è Japi Honoo, una splendida mente creativa che attraverso la sua arte erotica digitale esprime emozioni, turbamenti, pensieri. L’abbiamo incontrata e ci ha raccontato le sua storia, le sue idee, le sue creazioni.
L’arte erotica digitale di Japi Honoo: scelte e percorsi
- Ciao Japi, innanzitutto complimenti per i tuoi lavori! Come mai hai scelto di rimanere anonima e di non mostrare al pubblico la tua vera identità, solo qualche foto in primo piano, ma niente nome e cognome? C’è un motivo preciso dietro la tua scelta?
Ciao Ida. Grazie infinite di avermi invitata nella tua rubrica. Scegliere un nome diverso dalla mia vera identità, eè stato partire da un punto senza un passato. Di fatto non è nome, Japi è un profumo, un movimento, un segno, una manifestazione della pulsione forte di esprimere la mia sostanza. Non c’è storia.
- Il nome Japi Honoo ha un significato particolare?
Japi è una Donna che ha scoperto la sua sessualità, che racconta di se stessa attraverso la sua arte, dove “Honoo” vuol dire “fiamma” ed è la fiamma del suo desiderio che si materializza, diventando essa stessa arte.
- Come è iniziato il tuo viaggio nel mondo nell’arte?
Veramente una casualità. Fine 1999 mi occupavo di assistenza in un newsgroup americano di MacroMedia per il software di grafica web “Fireworks” e con quello ho iniziato a fare le prime composizioni grafiche ma non era adatto a quello scopo. Successivamente l’incontro con un artista olandese mi ha aiutata a usare Photoshop e la fotografia e da lì ho cominciato ad esprimermi artisticamente. Ogni mia fase creativa, partendo dalle fotomanipolazioni, passando alle geishe per arrivare alla serie Holes e arrivando alle righe corrisponde esattamente a momenti precisi della mia vita. Un percorso di conoscenza attraverso l’arte della vera me.
L’arte erotica digitale di Japi Honoo: eros e ispirazioni
- Perché esprimerti attraverso l’eros?
Non scegliamo un modo od un tema ma quando crei in corrispondenza a quel che sei allora l’espressione di se stessi si rivela. L’eros fa parte delle nostre vite. Accoglierla ed esplorarla ci rende completi. L’eros nella nostra società è tabù. Non se ne parla. Se si accenna, il più delle volte i discorsi vengono fatti morire. Io sono fermamente convinta che si debba conoscere bene quel lato di noi stessi per essere completi.
- Da cosa ti lasci ispirare per le tue creazioni?
L’arte si esprime spontaneamente. L’Artista vive la vita come arte. Osserva e gode di ciò che la vita stessa gli propone. Possono essere cose belle ma anche cose tristi. Non ha davvero importanza perché l’atteggiamento verso tutto ciò che si incontra è già ispirazione. L’Artista vive un mondo tutto suo.
L’arte erotica digitale di Japi Honoo: opere
- Ti va di raccontarmi com’è nata l’idea di realizzare la serie di autoritratti Flora?
Dal 2014, per motivi personali, mi sono allontanata dal mondo dell’arte e mi ritrovo oggi a ricominciare come se non avessi un passato. Una serie di coincidenze mi hanno riportato a ricominciare a lavorare ancora e ho deciso di lavorare questa volta su di me con me. Perdona il gioco di parole ma è un lavoro introspettivo. Il connubio tra natura, che ne esprime la sua potenza attraverso i fiori e la donna, con la sua femminilità e potere di creazione, era perfetto per me. Colori, forme e sensazioni. In Flora c’è tutto questo.
- Eccellenti anche le illustrazioni Between the lines, anche qui, il sesso è centrale, ma cosa rappresenta per te il sesso?
Ricorre spesso nelle mie opere la rapprsentazione dell’atto sessuale Un momento in cui i corpi si parlano e le anime si uniscono. È energia pura guaritrice, è l’incontro di se stessi attraverso l’altro. E la consapevolezza che siamo molto di più che carne. Il piacere e la bellezza è tutto ciò che voglio esprimere. Perché è attraverso tutto questo siamo venuti al mondo. È un esplosione, che attraverso il sesso, unisce l’energia femminile e maschile.
- Ritratti e scene di sesso, elegantemente realizzate con linee orizzontali. Come mai proprio le linee?
L’energia di cui parlavo l’ho voluta rappresentare in Between the lines con linee instabili e con l’idea che le persone potessero vedere/intuire la forma e la forza proprio dove c’era il vuoto. Quel vuoto che di fatto è pieno di tutte le sensazioni che si possono immaginare. Rivelo me stessa in questa stanza oscura parzialmente oscurata.
- L’opera a cui sei più legata, e perché?
Ho creato molte cose in diversi stili. penso che un’opera con cui ho un legame profondo e’ una fotomanipolazione fatta anni fa “lady Swan” per me rappresenta l’eleganza, la bellezza, la morte e la nostra anima inquieta.
L’arte erotica digitale di Japi Honoo: idee
- Puoi svelarmi cosa fai quando non sei intenta a creare? Le tue passioni?
La passione che ho è la ricerca del bello e del piacere. Ho un lavoro che mi consente di vivere con mio figlio. Ma non appena è possibile dedico del tempo a guardare film o vedere mostre e con l’occasione viaggiare. Il resto del tempo che ho lo dedico a pochi amici con i quali posso avere uno scambio totalizzante ed essere me stessa.
- Artista che ammiri e con cui ti piacerebbe, o ti sarebbe piaciuto, collaborare?
Ci sono vari artisti che amo. Schiele, Breardsley, Hokusai, Mapperthorpe, Saudek, Araki.
- Arte per il puro piacere di fare, o reazione del pubblico?
Arte per il mio piacere e per provocare chi guarda. Perché non posso pensare alla mia vita senza.
- In Italia, com’è vista un’artista che si occupa di arte erotica?
È curioso notare come nonostante il mutamento dei costumi persista la solita morale bigotta per cui un nudo un po’ particolare possa venire mal digerito e mal interpretato, censurato…ma è qui che l’arte colpisce nel segno, quando riesce a smuovere reali sentimenti e sensazioni, mettendoti di fronte a ciò che realmente sei e alle paure che non vuoi riconoscere.
- Secondo il tuo parere, si può vivere di arte? Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato nel tuo percorso lavorativo?
Credo che si possa vivere di arte se hai qualcuno che ti promuove. Vale di questi tempi un buon webmarketing. Ho trovato difficoltà ad esporre in passato. Molta gente non viene a vedere delle cose che imbarazzano.
L’arte erotica digitale di Japi Honoo: sogni
- E le soddisfazioni più grandi fino ad oggi?
Ho fatto belle mostre all’estero e alcune immagini sono pubblicate in libri di grafica rinomati. La più grande soddisfazione è stata aver avuto il coraggio di ricominciare dopo anni di stallo.
- 3 aggettivi per definire ciò che fai?
Provocatorio, sensuale, misterioso.
- Progetti per il futuro?
Nessuno in particolare. Anche se c’è un progetto embrionale con un altro artista che potrebbe avere risvolti interessanti se riusciamo a realizzarlo. Per ora non posso aggiungere altro.
Il tuo sogno?
Una mostra in Giappone e una casa in riva al mare.
- Una frase che ti rappresenta?
Una mia frase: “l’arte visiva è qualcosa che rappresenta in maniera totalizzante l’artista. Un grido muto che scuote l’osservatore”.